• Marco Manzella

    Giorno di festa

    Giorno di festa

    MNZM_140
    tempera su tavola
    cm 90 x 90
    Euro 4.500
    Agrimensore

    Agrimensore

    MNZM_89
    tempera su tavola
    cm 72 x 86
    Euro 3.900
    Calma grande

    Calma grande

    MNZM_141
    tempera su tela
    cm 80 x 100
    Euro 4.500
    Paesaggio ideale XVIII

    Paesaggio ideale XVIII

    MNZM_102
    tempera su tavola
    cm 63 x 58
    Euro 3.500
    Paesaggio ideale XXVI

    Paesaggio ideale XXVI

    MNZM_147
    tempera su tavola
    cm 30 x 55
    Euro 2.300
    Belvedere XVI

    Belvedere XVI

    MNZM_143
    tempera su tavola
    cm 120 x 100
    Euro 5.500
    Pontile XVI

    Pontile XVI

    MNZM_123
    tempera su tavola
    cm 30 x 30
    Euro 1.500
    Linfa vitale

    Linfa vitale

    MNZM_148
    tempera su tavola
    cm 55 x 25
    Euro 2.300
    Pontile XVII

    Pontile XVII

    MNZM_125
    tempera su tavola
    cm 40 x 80
    Euro 3.000
    Paesaggio con ragazza che finge di tuffarsi in un fiume XVIII

    Paesaggio con ragazza che finge di tuffarsi in un fiume XVIII

    MNZM_131
    tempera su tavola
    cm 70 x 30
    Euro 3.000
    Paesaggio con bagnante XX

    Paesaggio con bagnante XX

    MNZM_122
    tempera su tavola
    cm 30 x 25
    Euro 1.300
    Il luogo della guarigione

    Il luogo della guarigione

    MNZM_139
    tempera su tavola
    cm 120 x 80
    Euro 5.200
    Marco Manzella

    Marco Manzella

    Livorno 1962, vive e lavora a Viareggio e a Brescia

    Il mio lavoro è un viaggio attraverso i materiali della pittura italiana antica, principalmente i pigmenti utilizzati con la tecnica della tempera. Questa pratica, quasi artigianale, mi serve in realtà per produrre una figurazione contemporanea. Una mia necessità, dipingendo, è quella di raccontare, cioè di trovare una dimensione narrativa, il suggerimento di una piccola storia che parte con l’immagine che dipingo. Per fare ciò costruisco una sorta di piccolo teatro, qualcosa di volutamente artificioso: potrei dira che le mie figure non rappresentano, piuttosto “recitano”. Il mio obiettivo è armonizzare i vari elementi della composizione cercando equilibrio e ordine, immaginando il dipinto come un’opportunità per trovare una qualche regola nel caos che ci circonda.